I germi resistenti continuano a diffondersi sempre più in tutto il mondo. Un'attuale pubblicazione nella rivista specializzata „The Lancet", alla quale hanno contribuito 174 autori, traccia per la prima volta un quadro esaustivo della gravità della situazione. L'analisi di 9.324 fonti (studi, dati di cliniche, ecc.) e di 478 milioni di relazioni casistiche e campioni provenienti da 204 nazioni ha fornito i seguenti risultati: circa 4,95 milioni di decessi sono in relazione con batteri resistenti. Di questi, 1,27 milioni di decessi sono direttamente riconducibili a germi resistenti.
L'OMS è ovviamente allarmata da queste cifre e prognostica 10 milioni di decessi all'anno dovuti ad agenti patogeni resistenti fino al 2050. Manifestamente le infezioni causate da batteri resistenti stanno per diventare la causa più frequente di morte in tutto il mondo, superando anche i decessi causati da tumori.
La ricerca di nuovi antibiotici accusa notevoli ritardi
Una delle ragioni di questa crescita drammatica è la lentezza nello sviluppo di nuovi antibiotici. Secondo la rivista specializzata „Nature", la ricerca considera attualmente solo 40 principi attivi come possibili candidati. Si confronti: per la lotta contro i tumori si stanno sviluppando oltre 4.000 nuovi principi attivi. Il loro consumo crescente (aumento del 65% tra il 2000 e il 2015) ha trasformato gli antibiotici in un prodotto di massa a basso costo e ha contribuito in modo rilevante alla diffusione di resistenze.
Gli agenti patogeni resistenti si diffondono in modo incontrollato soprattutto nelle nazioni più povere. Questo dovrebbe essere percepito come un segnale di allarme anche in Europa e negli USA. Oltre al sacrificio di vite umane pesano sempre più anche le conseguenze economiche. Secondo una stima dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, gli agenti patogeni resistenti causano ogni anno costi per un ammontare di 55 miliardi di USD. Questi costi si suddividono in costi per le terapie (20 miliardi) e costi per perdita di produttività (35 miliardi). Quanto all'Europa, appare realistico supporre che i valori siano simili.
Pericolose lacune nella normativa sull'acqua potabile
È sorprendente constatare che solo sei agenti patogeni sono responsabili di oltre il 70% delle infezioni con esito fatale. Uno di questi è il batterio gram-negativo associato all'acqua Pseudomonas aeruginosa, responsabile di circa 75.000 decessi annuali in tutto il mondo. In base ai dati della pubblicazione su Lancet, in Europa e negli USA muoiono circa 10 persone per ogni milione di abitanti a causa di un'infezione da Pseudomonas aeruginosa resistente.
Questa cifra è almeno dieci volte superiore ai decessi causati da legionella. Ma mentre per la legionella la normativa sull'acqua potabile prevede un monitoraggio approfondito, la Pseudomonas aeruginosa viene finora trascurata, sebbene la trasmissione all'uomo di questo germe avvenga in gran parte tramite l'acqua. È quindi urgente inserire Pseudomonas aeruginosa nella normativa sull'acqua potabile con un valore limite di 0 per ogni 100 ml.
I filtri sterili terminali aiutano a prevenire le infezioni
Come dimostrano numerosi studi, pochi punti di erogazione d'acqua contaminati da Pseudomonas aeruginosa sono sufficienti a diffondere il germe tramite le mani e le superfici, con conseguente infezione dei pazienti. La sua capacità di formare un biofilm protegge questo germe dalle operazioni di disinfezione (clorazione, temperatura, ecc.). Il batterio mostra inoltre un'elevata tolleranza al cloro.
Esistono tuttavia delle contromisure efficaci. L'impiego di filtri sterili terminali può arginare efficacemente la diffusione di agenti patogeni gram-negativi come Pseudomonas aeruginosa. Assieme a molteplici altre misure igieniche, i filtri sterili terminali possono aiutare le strutture sanitarie a prevenire le infezioni e i decessi possibilmente derivanti.
Il picco di diffusione degli agenti patogeni resistenti agli antibiotici sarà raggiunto solo fra alcuni decenni - perlomeno nelle nazioni abbienti. È quindi tanto più importante contrastarli prima e più efficacemente possibile con misure adeguate.
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