Che si tratti di acqua minerale, cosmetici, vestiti o cibo: la microplastica è ormai in agguato in numerosi beni di consumo che usiamo quotidianamente.
Sebbene gli effetti della microplastica sull'essere umano non siano stati ancora chiaramente provati, l'argomento sta interessando sempre più il pubblico e la scienza.
Ma ormai è dimostrato quanto segue: la microplastica ha conseguenze negative di vasta portata sull'ambiente e sugli organismi marini.
Secondo degli studi, i prodotti cosmetici come quelli per la cura dei capelli, della pelle e del viso, i cosmetici decorativi, i prodotti per l'igiene orale e dentale e i profumi contengono ancora molte particelle di microplastica.
In uno studio del 2021 dell'organizzazione ambientalista Greenpeace*, la plastica è stata trovata in 502 su 664 prodotti cosmetici di noti produttori. Particolarmente colpiti erano i prodotti per gli occhi e le labbra.
Le particelle di microplastica contenute nei cosmetici sono in forma solida, cerosa, gelatinosa, sciolta o liquida ed hanno ad esempio funzione di addensanti, filmogeni, agenti di torbidità o agenti di attrito.
Dopo l'applicazione, le particelle di plastica entrano nelle acque reflue passando per il lavandino e da lì nell'ambiente. Inoltre, le particelle di microplastica possono anche essere assorbite direttamente dal corpo attraverso la bocca e le mucose, ad esempio quando si utilizzano rossetti, mascara e cipria in polvere.
Anche se le conseguenze per gli esseri umani non sono ancora state dimostrate, si infittiscono i segnali che la microplastica può essere dannosa anche per le cellule umane.
Al fine di evitare un impiego mirato di particelle di microplastica, nel 2023, nell'ambito del regolamento UE sulle sostanze chimiche REACH (regolamento (CE) n. 1907/2006), l'UE ha deciso un divieto totale per le particelle di microplastica aggiunte intenzionalmente in tutti i prodotti cosmetici.
Il divieto entrerà in vigore gradualmente per le diverse applicazioni, al fine di dare ai produttori il tempo sufficiente per sviluppare alternative e convertire la produzione.
Ad esempio, da ottobre 2023 è vietato l'uso di perle di microplastica ("microsfere") come sostanza abrasiva ovvero per esfoliare, levigare o pulire.
Dal 17 ottobre 2027 il divieto si applicherà anche ai prodotti cosmetici da risciacquo come shampoo o gel doccia. Due anni dopo, seguirà il divieto per i cosmetici che rimangono sulla pelle/nei capelli (ad es. creme e gel per capelli).
Dal 9 al 12 aprile 2024, a Monaco di Baviera avrà luogo analytica, la più grande fiera al mondo per i settori dell'analisi, della tecnologia di laboratorio e della biotecnologia.
Noi di i3 siamo felici di partecipare e presentare i nostri filtri per microplastiche i3 TrackPor PAR e i3 TrackPor PA, nonché Agilent 8700 Laser Direct Infrared (una soluzione rapida e automatizzata per l'identificazione, la misurazione delle dimensioni e la determinazione semiquantitativa di particelle di microplastica più piccole).
Ci siete anche voi all'analytica? Allora venite a trovarci al nostro stand 223A nel padiglione A3.
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* Greenpeace: "Zum Abschminken - Plastik in Kosmetik" (Per la rimozione del trucco - plastica nei cosmetici), 2021, https://www.greenpeace.de/publikationen/e01301-greenpeace-report-mikroplastik-kosmetik-v9.pdf